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venerdì 11 marzo 2016

Il paradosso dell’artista


L’artista è sedotto dalla normalità, da cui però è respinto. Costretto a percorrere l’angusto sentiero della solitudine, racconta la vita, costruisce utopie, si aggrappa ai sogni, naviga nel mondo delle illusioni, dà voce al dolore e alla gioia, acchiappa i bagliori della bellezza, che custodisce nel luccicante scrigno dell’arte.
Normale o eccezionale, ripetitivo o creativo, mediocre o geniale, consueto o insolito, banale o straordinario.
Come dice Luigi Pirandello, la vita si vive o si racconta.
L’artista, rinchiuso nello spazio magico dello spirito, ascolta, come un novello Ulisse, il canto delle sirene, che narrano il mistero della vita e della morte.
O si ascoltano le sirene, restando legati a un palo, o si rema nel silenzio della normalità, restando con le orecchie turate.
Nel romanzo Tonio Kroger, lo scrittore tedesco Thomas Mann descrive il paradosso dell’artista, respinto dalla normalità da cui è attratto, dedito alla ricerca della bellezza e della verità, impegnato a scandagliare i segreti dello spirito e a percorrere le strade insolite della genialità artistica.
Respinto dalla quotidiana banalità dell’esistenza, l’artista trasfigura la realtà e costruisce un mondo fittizio dove albergano emozioni e personaggi, dove si intreccia la trama narrativa di chi osserva il mondo da cui però è escluso.
Nel romanzo Martin Eden di  Jack London, il protagonista, dopo aver riversato tutta la sua creatività nella produzione artistica, avverte il vuoto della vita e decide di annegare nelle tenebre marine.
Bisogna uscire dall’angusta sfera della quotidianità, per scoprire nell’evanescente mondo dell’inutile il messaggio profondo del miracolo della vita, che si annida nelle pieghe nascoste della realtà circostante, che spesso abbaglia i comuni mortali e li esclude dagli spazi dell’arte dove palpita la voce dell’eterno.
La parola, scandagliata e sviscerata, trasmette suoni, messaggi, segnali che può cogliere soltanto chi naviga legato ad un palo con le orecchie libere.


Gaetano Bencivinni

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