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giovedì 6 dicembre 2018

Quei delitti impuniti che bramano giustizia


Delitti mafiosi impuniti, intreccio perverso tra mafia e politica, borghesia parassitaria e Stato. Temi questi al centro dell’ultima tappa della VII edizione del Caffè letterario organizzato dal Centro sociale anziani.  Si è chiuso così l’evento culturale, coordinato da Vittoria Colistra con una conversazione letteraria sul romanzo di Leonardo Sciascia “A ciascuno il suo”. Un’occasione per riflettere sui temi di particolare attualità, presenti nell’opera letterario dello scrittore siciliano e che riguardano l’ipocrisia, l’omertà e la sfiducia nelle istituzioni. Gli incontri culturali sono stati animati da Gaetano Bencivinni che ha proposto un percorso interpretativo del testo di Sciascia con i riflettori accesi sulla presenza inquietante della mafia dentro lo Stato e sul rapporto che la mafia ha avuto con il mondo ecclesiastico prima della caduta del comunismo. Rilevante è stata la partecipazione del pubblico e numerosi sono stati gli interventi che hanno consentito di approfondire e di attualizzare le complesse tematiche che riguardano il pianeta mafia, particolarmente sentite in una città come Cetraro, che vive da circa un quarantennio il dramma della pervasiva presenza della criminalità organizzata che negli anni ’80 ha prodotto ben undici omicidi rimasti impuniti. Rudy Angilica ha puntato il dito sulla persistente vitalità di fenomeni di corruzione che ancora affliggono la realtà contemporanea e con episodi inquietanti che riguardano persino il mondo della Chiesa. Il giudice di pace Elisabetta Pelaia ha evidenziato i fenomeni dell’ipocrisia e dell’omertà, trattati da Sciascia, che continuano ad essere aspetti caratteristici di tante comunità ad alta densità mafiosa. Pino Losardo ha colto l’occasione per rilanciare i temi del garantismo e del pensiero libero da riproporre con forza nella comunità cetrarese, che ha bisogno di costruire percorsi volti a favorire la crescita culturale e la tutela dei valori. Aldo Gravino ha lanciato un messaggio positivo per superare pessimismo e rassegnazione. Si è concluso così il ciclo delle conversazioni, che hanno riguardato inoltre il romanzo di Fëdor Dostoevskij “Delitto e castigo” e l’illustrazione dei palazzi storici di Cetraro, fatta a cura del critico d’arte Carlo Andreoli. Tutte le iniziative sono state caratterizzate da una rilevante presenza di pubblico anche con il coinvolgimento di esponenti delle istituzioni e del mondo politico.
Gazzetta del Sud, 5 dicembre 2018
Tiziana Ruffo



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