Translate

lunedì 23 febbraio 2015

Il tramonto di un’epoca

Francesco Ferdinando Trotta, protagonista del romanzo La cripta dei cappuccini dello scrittore austriaco Joseph Roth, è la personificazione del tramonto dell’Impero austro – ungarico, travolto dal primo conflitto mondiale e dalla inesorabile ascesa del Nazismo.
Il barone Trotta è un aristocratico viennese, che vive il dramma dello sfacelo del sistema dei principi e dei valori su cui ha costruito la sua esistenza. Gli eventi storici vengono vissuti come un dramma esistenziale, che progressivamente si traduce nella rinuncia al mondo che lo circonda e nel rifiuto totale di accettare le novità e le trasformazioni sociali.
Lo scrittore descrive con uno stile leggero ed efficace le vicende dei personaggi, che diventano i simboli universali della caducità, della gracilità di un sistema di vita, che ormai ha perso la sintonia con la successione temporale della Storia.
I personaggi si lasciano vivere senza reagire a quanto avviene nella realtà circostante. Il loro tempo procede con istanti lenti che precedono il tragico salto sulla sponda del definitivo tramonto.
Un romanzo che punta il dito sul dramma esistenziale di chi perde l’illusione del passato, non riesce a costruire il futuro, si rifiuta di adeguarsi al nuovo mondo, che odia e considera totalmente estraneo.
L’unico rifugio per Trotta è il convento dei cappuccini dove c’è la cripta di Francesco Giuseppe, considerato da Trotta l’ultimo grande Imperatore austriaco.


Gaetano Bencivinni

Nessun commento :

Posta un commento