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lunedì 11 gennaio 2016

Dacia Maraini a Cetraro. Anno 1993

“Bagheria è una città di mafia, ma è meglio non dirlo”. Anche Cetraro è una cittadina di mafia, ma è meglio non parlarne.

Limoni, fichidindia, gelsomino. Cedro, limoncello, liquirizia.

La mafia non esiste. E’ una favola. Come dice un personaggio del romanzo Bagheria di Dacia Maraini, è “roba per turisti”.

Dunque, per non deludere don Mariano Arena, protagonista del romanzo di Leonardo Sciascia Il giorno della civetta, è preferibile parlare, diciamo così, di altre specialità siculo - calabresi.

Pane con milza  o con panelle, pasta con le sarde, sarde a beccafico, cannoli, cassata, arancini, iris, gelati al gelsomino. Piticelle, lagana e ceci, patate e peperoni, salsiccia, soppressate, capocollo, turdilli, pitta mpigliata, pastiera.

La scrittrice Maraini ha tenuto nel 1993 a Cetraro una conferenza, organizzata dal Liceo scientifico nell’ambito della Settimana della cultura scientifica. Un evento culturale di notevole valenza che ha visto protagonisti tanti studenti, numerosi insegnanti e tanti cittadini, che hanno partecipato all’iniziativa, contribuendo ad arricchire il confronto culturale con la scrittrice, che in modo brillante ed efficace si è soffermata su tanti aspetti dei suoi romanzi e sui nuovi orizzonti della letteratura.

L’evento è stato ripreso e trasmesso dall’emittente locale Teleradioimmagine di Paola. La relazione introduttiva di Gaetano Bencivinni è stata inclusa nel volume Intervento a rete, edito dalla casa editrice Periferia di Cosenza.

Per l’amministrazione comunale è intervenuto il sindaco Benedetto Guaglianone. A fare gli onori di casa è stato il vicepreside Antonio Ferrazzo.
Quasi un ventennio dopo, la scrittrice è ritornata a Cetraro, su invito dell’associazione culturale Cantiere Sociale Santa Lucia presieduta dalla giovane cetrarese Carmen Onorato.

In quella occasione Dacia Maraini si è soffermata sulla questione femminile. L’evento si è svolto al teatro comunale alla presenza di un pubblico attento, che ha partecipato al confronto culturale con significativi interventi. L’architetto cetrarese Claudio Losardo ha definito l’incontro “un evento di portata storica”.

Il Laboratorio Sperimentale Giovanni Losardo ha consegnato alla scrittrice lo Scrigno della legalità.


A rappresentare la città è stato Beniamino Iacovo, presidente del Consiglio comunale.

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