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giovedì 7 gennaio 2016

Il fuoco del cannone

C’è una pagina del romanzo L’opera al nero di Marguerite Yourcenar, che fa riferimento ai consigli tecnici che il protagonista dell’opera letteraria Zenone l’alchimista dà al pirata Ariadeno Barbarossa quando salpava da Algeri con la sua flotta per dirigersi alla volta delle coste tirreniche calabresi nell’ambito del grande conflitto di quegli anni tra i Cristiani e i Musulmani.

Questo, sul piano letterario,  indica la portata storica di quella fase conflittuale tra le due civiltà all’interno della quale si è verificato il saccheggio di Cetraro e di San Lucido, che ha determinato l’inizio del tramonto della grande fortezza calabrese Athena Calabra , ovvero l’antica Cetraro.

Un nodo storico di cui si sono occupati tanti storici locali tra cui il cetrarese Leonardo Iozzi, che ha avuto il merito di strappare alle spire delle tenebre dell’oblio tanti documenti e tante informazioni utili per ricostruire questo importante periodo vissuto dalla cittadina tirrenica.

Un contributo significativo, almeno sul piano divulgativo, è stato dato anche dal Liceo scientifico di Cetraro, che tra i suoi progetti didattici ha incluso anche lo studio di questa fase storica culminata con la pubblicazione del libretto La Turricella, avvenuta nei primi anni del Novanta.

In precedenza la rivista Unità sindacale aveva dedicato qualche articolo aquesto specifico argomento nell’ambito del più ampio progetto di recupero delle tradizioni popolari, linguistiche e culturali della cittadina tirrenica.

Nel 2012,avvalendosi delle  nuove tecnologie comunicative, il cetrarese Daniele Maltese ha realizzato il cortometraggio Il fuoco del cannone, che ripropone questa vicenda storica con i riflettori puntati sulla persistente attualità dello scontro di civiltà, che tuttora persiste e rappresenta una emergenza del mondo contemporaneo.

Il cortometraggio è stato proiettato al Teatro comunale nell’ambito di una Vetrina film Cetraro, organizzata dal Laboratorio Sperimentale Giovanni Losardo e dalla Pro loco Civitas Citrarii, presieduta da Ciro Visca.


di Gaetano Bencivinni

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