Translate

martedì 14 ottobre 2014

Il canto delle Sirene

Ascolta Odisseo il canto delle Sirene, legato al palo della nave, che solca le acque azzurre del tempo ed evita i teschi e gli scheletri di lidi malsani. Acchiappa l’istante del bello e lo conserva furtivamente nello scrigno dell’arte del superfluo.
I rematori, ignari e sordi, remano con slancio verso terre lontane dove rimbomba l’urlo cavernoso di Scilla e rumoreggia furente il gorgo di Cariddi.
Odisseo stringe la bussola di Circe, che conosce le miserie delle bestie e cede al fascino dell’ingegno, proiettato verso i misteriosi abissi dell’Ade.
Lì lo aspettano l’indovino Tiresia e l’indomito Achille, Re delle ombre.
Ha lasciato con sdegno la terra dei Ciclopi, sfidando i procellosi venti di Eolo e l’ira di Nettuno.
Non ha ceduto all’affascinante richiamo della Ninfa Calipso né al dolce invito di Nausica.
Tra piaceri e dolori, tra gioie e sofferenze, tra luci e tenebre ha guidato la zattera della sua esistenza con lo sguardo rivolto al faro di Itaca, avvinghiata dalle spire fameliche dei Proci.
Lì c’è Penelope, che tesse la tela dei sogni. Lì c’è Telemaco, che aspetta il ritorno del padre.


Gaetano Bencivinni

Nessun commento :

Posta un commento