Translate

venerdì 26 dicembre 2014

Il miele della follia

Senza il miele della follia la vita è insipida, noiosa, uggiosa. Con un pizzico di follia la commedia umana si rianima e mette in scena personaggi affascinanti ed interessanti: l’illusione, la finzione, le passioni, i sentimenti, il piacere.
Il gioco della follia trasmette entusiasmo e fascino all’esistenza umana.
Il libretto satirico Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam, pubblicato in epoca rinascimentale, ha il merito di puntare l’attenzione sull’importanza del  “naturale” , che deve rappresentare la bussola per chi non intende naufragare nella fredda ragnatela dell’artificio e della razionalità.
Erasmo punta il dito contro l’ipocrisia, il conformismo, le pretese intellettualistiche di sapienti, filosofi, teologi, che rimangono prigionieri del perbenismo, del conformismo, delle convenzioni senza mai riuscire a cogliere gli aspetti belli e piacevoli dell’esistenza umana.
Un messaggio attuale se si tiene conto che nel mondo contemporaneo l’artificiale ha esautorato il naturale, che i rapporti interpersonali tendono a divenire virtuali e che le tecnologie sofisticate hanno invaso gli angoli nascosti della vita di ciascuno.
Recuperare il rispetto della Natura, principale fonte del piacere, significa contrapporsi alla logica del dominio sulla Natura, che la Scienza porta avanti con inesorabile rigore, guidata dalla bussola della razionalità.
Un libretto affascinante, divertente, che va riletto con particolare attenzione, sapendo che il superfluo, la creatività, la capacità di stupirsi sono il sale della vita.
Il tema della follia è particolarmente presente nella produzione letteraria mondiale. Qualche esempio importante: Orlando furioso di Ludovico Ariosto, Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, Amleto di William Shakespeare, Reparto n. 6 di Anton Checov, Uno nessuno e centomila di Luigi Pirandello.

Gaetano Bencivinni

Nessun commento :

Posta un commento