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venerdì 27 giugno 2014

Nasten’ka e il sognatore di Pietroburgo

In strani luoghi di Pietroburgo si muove solitaria una strana persona stravagante. E’ il sognatore, che legge il libro della propria vita ed ignora il mondo reale che lo circonda. E’ acquattato in un angolo oscuro e, come una tartaruga, si rifugia nel guscio protettivo della solitudine. Con la mano capricciosa della sua fantasia tesse la trama di sogni dorati nel suo mondo fiabesco, fatto di emozioni e sentimenti, di illusioni e di chimere, di miraggi e di visioni.
Lì incontra la dolce Nasten’ka, che piange per una delusione d’amore. La consola, seduto in una panchina accanto a lei, e racconta con un linguaggio altisonante la storia del sognatore che si dibatte nella ragnatela della solitudine.
Due cuori solitari si aprono alla vita. Amicizia ed amore corrono lungo un filo sottile, che si spezza con l’arrivo dell’amante della dolce fanciulla.
Al sognatore rimane un intero istante di beata felicità che dovrà illuminare il resto della sua esistenza. Si ritrova nella sua dimora, avvolto nella ragnatela della solitudine e si sente più vecchio.
Il romanzo Notti bianche di Fedor Dostoevskij è un efficace nutrimento dell’animo, che si solleva dal duro marciapiede della terra e vola leggero nel settimo cielo di cristallo dove impera altera la bellezza.
In modo esplicito lo scrittore italiano Stefano Benni con il romanzo Di tutte le ricchezze si richiama all’opera dello scrittore russo e ripropone il miracolo della giovinezza, che offre al vecchio intellettuale settantenne, lupo solitario, un istante di beata felicità, che illumina l’esistenza di un vecchio studioso, immerso nei ricordi e nei fantasmi di fiabe ormai trascorse.
Il pensiero si spinge in quel salone siciliano dove anche il principe di Salina sconfigge per un attimo l’ombra nera della morte, volando leggero con Angelica nel valzer della vita, che regala soltanto qualche istante di felicità.

Gaetano Bencivinni


martedì 24 giugno 2014

Sedotta e abbandonata

Una società profondamente divisa tra privilegiati e derelitti, un ordine giudiziario corrotto ed ingiusto, un sistema carcerario disumano ed oppressivo.
In questo contesto della Russia di fine Ottocento si svolge la vicenda di Katjusa Maslova, affascinante donna di umile origine, sedotta ed abbandonata dal principe Dmitri Nechljudov.
Katjusa finisce in un una casa d’appuntamento, viene coinvolta ingiustamente in un omicidio, è condannata ai lavori forzati in Siberia.
Il principe, personaggio complesso, stretto tra le convenzioni aristocratiche e la drammatica situazione dei contadini, rivede, nella veste di giurato, dieci anni dopo, Katjusa e suo malgrado la condanna. Preso dal rimorso, cede le proprietà ai contadini e segue Katjusa in Siberia. Un viaggio nel dolore e nella miseria, che gli spalanca le porte della fede e lo avvia verso una nuova rinascita spirituale.
Il romanzo di Lev Tolstoj Resurrezione è pervaso da una profonda concezione cristiana, che attraversa il narrato e conferisce un fascino particolare all’intreccio delle vicende, che contengono messaggi positivi e spingono a riflettere sui temi cruciali della ricchezza e della povertà, dei privilegi e delle ingiustizie sociali, della fede come via maestra per recuperare lo spirito evangelico di solidarietà umana.
Sugli effetti devastanti prodotti dal sistema carcerario disumano il pensiero si rivolge al protagonista del romanzo di Victor Hugo I miserabili. Anche lì Jean Valjean vittima di un sistema carcerario ingiusto, porta su di se la macchia del forzato, nonostante abbia praticato tanta solidarietà, illuminato dalla fede trasmessagli dal Vescovo Myriel.


Gaetano Bencivinni

lunedì 16 giugno 2014

Gemellaggio tra Rai Senior e Centro Sociale Anziani


Alla presenza di un qualificato uditorio, ha visto ieri la luce un evento cittadino di portata storica con il Gemellaggio tra RAI SENIOR, della Sede Calabrese Rai di Cosenza e il Centro Sociale Anziani di Cetraro Centro. Le numerose presenze non ne hanno consentito lo svolgimento presso la sede dell’Associazione per cui si è trovata ospitalità in quella più ampia, al piano inferiore, messa a disposizione dalla Pro Loco Civitas Citrarii.

Ha condotto e guidato la manifestazione Gaetano Bencivinni, nella sua qualità di responsabile del centroanzianicetraro.blogspot.it che ha, ancora una volta, evidenziato la sua efficace esperienza di coordinatore.  Al tavolo della Presidenza si sono alternate le massime rappresentanze dei due Enti: Giampiero Mazza, fiduciario dell’Associazione Rai Senior Calabria e promotore dell’iniziativa; Demetrio Crucitti, direttore di RAI Calabria e vice presidente nazionale di Rai Senior; Romano Pellegrino, vice fiduciario dell’Associazione Rai Senior Calabria e Paola Gaglianone, responsabile delle Edizioni ERI. Erano presenti anche altre note personalità della Rai come Emanuele Giacoia, Vincenzo D’Atri e Vera Guagliardi. Tutti si sono detti entusiasti dell’iniziativa e disponibili ad espanderla adeguatamente in un prossimo futuro.
Mario Novello, ideatore e animatore del progetto, nella sua doppia qualità di membro dell’Associazione Rai Senior e di Vice presidente del Centro Sociale Anziani di Cetraro, ha dato inizio ai lavori, presentando il Direttivo, mentre Mario Antonuccio, presidente del Centro, ha portato il suo personale saluto. In sostituzione del Sindaco Giuseppe Aieta, impegnato in altra manifestazione, è intervenuto l’assessore Carmine Quercia, mentre ha concluso i lavori Fabio Angilica nella sua qualità di Assessore alla cultura.

La responsabile delle Edizioni Eri, Paola Gaglianone, espressamente giunta da Roma, ha quindi illustrato le finalità e il significato del premio la Giara, attribuito alla  scrittrice Eliana Iorfida e ha letto alcune pagine del libro “Sette paia di scarpe”, affidato alla presentazione di Luigi Leporini.
Questi, seguito da un pubblico attento e intensamente partecipe, ne ha illustrato in maniera articolata il contenuto, mettendo, tra l’altro, in rilievo, insospettate e sorprendenti analogie tra le usanze di un lontano villaggio dell’estrema Siria, sede nel narrato, e consuetudini trascorse o attuali, esistenti in taluni strati della popolazione cetrarese.
Brunella Stancati della Federanziani




Ha preso quindi la parola la stessa scrittrice Eliana Iorfida che ha narrato particolari interessanti della sua esperienza di archeologa in Siria, ha ringraziato Luigi Leporini per l’interpretazione autentica del suo pensiero e tutti gli altri per la calorosa accoglienza ricevuta.
La serata si è conclusa all’insegna di un cordiale, ricco e allegro incontro conviviale predisposto dalle attivissime componenti del Direttivo e delle altre socie del sodalizio.

Vittoria Colistra