È la storia di una straordinaria amicizia, sbocciata tra i banchi
di scuola tra due ragazzi, provenienti da situazioni sociali estremamente
distanti. Una amicizia pesantemente segnata dalle drammatiche vicende dell’ascesa
del Nazismo in Germania e dalla persecuzione degli Ebrei.
Il romanzo breve dello scrittore tedesco Fred Uhlmann L’amico
ritrovato narra le vicende tragiche, che hanno trasformato la città di Stoccarda, dove è ambientata la
storia di Hans Schwarz e Konradin Von Hohenfels, in un cumulo di macerie.
Ben presto i due amici sono costretti a separarsi per l’improvvisa
esplosione della discriminazione razziale, che costringe il giovane ebreo Hans
a trovare rifugio a New York, dove resterà per un trentennio, svolgendo con
successo l’attività di avvocato. Konradin invece, rampollo della nobilissima
famiglia sveva, rimane a Stoccarda ed aderisce al Nazismo, affascinato dalla
propaganda di Hitler, che considera il salvatore della Germania.
Fred Uhlman con uno stile delicato, nostalgico e lirico, riesce a
trasportare il lettore nel mondo incantato dell’amicizia dei due protagonisti,
che si infrange contro la dura realtà storica, contro i pregiudizi razziali,
contro la travolgente avanzata dell’ideologia nazista, che spinge i genitori di
Hans a suicidarsi, per sottrarsi alla persecuzione del feroce regime del
Fuhrer.
L’amico ritrovato si legge tutto d’un fiato. Le vicende narrate
culminano nel capitolo finale, allorché Hans riceve una richiesta di
contribuire alla costruzione di un monumento dedicato ai caduti della guerra in
Germania. In quella occasione scopre con grande emozione nel libretto dei
caduti il nominativo del suo grande amico, giustiziato perché coinvolto nella
congiura per assassinare Hitler. Informazione questa che consente ad Hans di
superare dubbi ed incertezze sull’amicizia di Konradin, che lo avevano
accompagnato per tutta la sua esistenza in America.
Gaetano Bencivinni