Il saggio di Sandra
Petrignani è una profonda e documentata ricostruzione delle vicende biografiche
e culturali di Natalia Ginzburg, una scrittrice al servizio della verità, nota
al grande pubblico per il romanzo “Lessico familiare”.
A lungo pilastro della casa
editrice Einaudi di Torino, per le scelte editoriali la Ginzburg ha collaborato
attivamente con il marito Leone, con Cesare Pavese, Italo Calvino e Norberto
Bobbio.
Petrignani offre una
indagine raffinata e puntuale del contesto letterario della seconda metà del
Novecento, in cui la Ginzburg ha svolto un ruolo di primo piano nel dibattito
culturale, misurandosi con un dinamico mondo intellettuale, formato da
autorevoli scrittori come Elsa Morante, Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini.
Significativa è la convinzione della Ginzburg che la letteratura non si possa alimentare con romanzi commerciali ma con romanzi di qualità in grado di formare la coscienza critica della comunità.
Significativa è la convinzione della Ginzburg che la letteratura non si possa alimentare con romanzi commerciali ma con romanzi di qualità in grado di formare la coscienza critica della comunità.
Petrignani punta
anche il dito sugli abbagli che la Ginzburg ha preso in alcune sue scelte
editoriali: ha detto no alla pubblicazione del romanzo “Se questo è un uomo” di
Primo Levi e ha trascurato la possibile pubblicazione del romanzo di Goliarda
Sapienza “L’arte della gioia” che invece è stato un successo editoriale in
Francia.
Insomma, “La corsara” è un lavoro brillante che fa conoscere tutti gli aspetti culturali di una scrittrice di prestigio nel mondo letterario contemporaneo.
Insomma, “La corsara” è un lavoro brillante che fa conoscere tutti gli aspetti culturali di una scrittrice di prestigio nel mondo letterario contemporaneo.
Gaetano Bencivinni
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