Tornare alle radici, per capire il presente e
per creare il futuro. Lungo questo filo conduttore si svolgeranno le quattro
giornate della VI edizione del Caffè letterario, organizzato dal Centro sociale
anziani di Cetraro centro, presieduto da Fausto Gallo.
Le conversazioni letterarie, coordinate da
Gaetano Bencivinni, riguardano “I vecchi e i giovani” di Luigi Pirandello e “La
luna e i falò” di Cesare Pavese. Il critico d’arte, Carlo Andreoli tratterà il
tema “Palazzi e gente di Cetraro”.
La prima serata è prevista per lunedì prossimo
20 novembre alle ore 18 nella sede del Centro. La successione degli incontri
avverrà ogni lunedì sino all’11 dicembre.
Il complesso rapporto tra il vecchio e il nuovo
costituisce l’asse portante intorno a cui ruotano le conversazioni e riguardano
quel filo sottile che lega il vecchio e il nuovo costituito dal virus del
tempo, “che rosicchia le cellule, collassa i corpi, cambia il modo di pensare,
ribalta la visione del mondo”.
Una lettura della realtà circostante, che
avviene attraverso lo studio delle regole del potere, uniche a reggere la forza
devastante del virus del tempo. “Tutto cambia, ma le regole del potere
rimangono immutate”. Il romanzo di Pirandello costituisce l’anello di congiunzione
tra “I Viceré” di Federico De Roberto, e “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di
Lampedusa.
I tre romanzi sono accumunati dalla visione del
potere come forma inossidabile, unica a reggere di fronte alle trasformazioni
storiche e culturali.
Tiziana Ruffo
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