Il passato borbonico, il presente
garibaldino, il futuro socialista supportano la trama narrativa del romanzo I vecchi e i giovani di Luigi
Pirandello, di cui si è parlato nella prima
giornata del Caffè Letterario organizzato
dal Centro Sociale Anziani di Cetraro,
presieduto da Fausto Gallo.
La conversazione, coordinata da Gaetano
Bencivinni, si è svolta su specifiche tematiche di particolare attualità: il
rapporto tra le generazioni, il crollo degli ideali, la crisi politica e
sociale prodotta in Sicilia dall’unità d’Italia.
L’attenzione è stata rivolta ad alcuni
personaggi del romanzo, scelti per la loro valenza simbolica: don Ippolito
Laurentano, aggrappato al passato borbonico, Mauro Mortara, patriota
garibaldino, che si ritrova nel 1893 sotto le macerie della delusione
risorgimentale, Lando Laurentano, giovane aristocratico affascinato dagli
ideali socialisti e sconfitto dalla mancanza di coscienza di classe del
sottoproletariato siciliano, Corrado Selmi, deputato garibaldino, corrotto e
travolto dallo scandalo della Banca Romana, Flaminio Salvo, imprenditore in
ascesa, sconfitto dalle vicende private e dagli scioperi dei minatori nelle sue
miniere di zolfo.
La serata è stata introdotta da Vittoria
Colistra, che ha illustrato il programma del Caffè Letterario ed ha tracciato a
grandi linee il contesto storico del romanzo, indicando significativi spunti di
riflessioni su tematiche attuali.
Nel corso del dibattito è intervenuto
l’onorevole Giuseppe Aieta, che ha preannunciato il prossimo varo di una legge
regionale a tutela degli anziani, che illustrerà a breve a Cetraro ai due
centri anziani.
Rudy Angilica ha puntato il dito sulle
complesse questioni politiche presenti nel romanzo di Pirandello e sulla
attualità di tante questioni che riguardano le forme di governo e le possibili
risposte da trovare in situazioni di crisi come quella attuale, caratterizzata
dalla sfiducia nei partiti e nella politica.
Pino Losardo ha illustrato i tratti
distintivi del romanzo, soffermandosi sulle contraddizioni del processo
unitario e sulle gravi conseguenze sociali prodotte in Sicilia e nel Sud da una
serie di scelte sbagliate fatte dal governo sabaudo e garibaldino. Rosa
Randazzo, intervenendo sulle contraddizioni del pensiero pirandelliano sul modo
di rapportarsi con l’attualità politica, ha sottolineato la lungimiranza di
quanti, come Pirandello e Galilei, sanno compiere scelte di qualità, proiettate
verso il futuro e costruite intorno ad idee innovative e rivoluzionarie, non
comprese facilmente in realtà, spesso degradate ed inadeguate.
Marietta Gallo ha sottolineato la qualità del
confronto culturale, costruito intorno alle riflessioni sul romanzo di
Pirandello, e ha auspicato l’opportunità di procedere nella direzione di
organizzare eventi culturali con i riflettori accesi sul processo di crescita
della città.
Il presidente Fausto Gallo ha aperto
l’incontro con la lettura di una citazione che sottolinea la qualità della
comunicazione all’interno di un gruppo inserito nella società: “La
comunicazione nei gruppi supppone una
dedizione, un cuore che si dona e che quindi è capace di muovere il cuore degli
altri.” ( (Damiano Modena, introduzione a Colti da stupore, incontri con Gesù
di Carlo Maria Martini)
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