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venerdì 8 aprile 2016

Letteratura e Arte in Sicilia

La Bagheria di Renato Guttuso e di Dacia Maraini, intenso laboratorio culturale del secolo scorso, fatto di libertà creativa e realismo, di tensione etica e impegno civile, ma anche la Sicilia nostalgica dello scrittore Vincenzo Consolo e la Sicilia di Antonello da Messina, il più grande pittore siciliano del ‘400.
Questi gli interessanti temi su cui verterà la IV edizione de “Il Caffè letterario” organizzato dal “Centro sociale anziani” di Cetraro, che prenderà il via l’8 aprile e sarà articolato in quattro appuntamenti.
Nella sede dell’associazione, si svolgerà un’ampia discussione sul libro “Bagheria” di Dacia Maraini, curata dal professor Gaetano Bencivinni, che, essendo siciliano d’origine, conosce in modo profondo le tematiche in oggetto. Come è noto, il libro della Maraini è un lungo racconto autobiografico, che parla della Sicilia, ma, in particolare, della città di Bagheria, nella quale la scrittrice arrivò da bambina, dopo due durissimi anni di prigionia trascorsi in un campo di concentramento giapponese che lei descrive facendo emergere ricordi, sapori, odori, affetti profondi, scoperte, natura, ma anche mafia, scempi edilizi, arroganza.
La stessa Dacia Maraini tenne proprio a Cetraro, nel 1993, una conferenza, organizzata dal Liceo scientifico nell’ambito della Settimana della cultura scientifica, soffermandosi, in modo brillante ed efficace, su tanti aspetti dei suoi romanzi e sui nuovi orizzonti della letteratura.
La relazione introduttiva, tenuta in quella occasione dallo stesso Gaetano Bencivinni, è stata poi inclusa nel volume “Intervento a rete”, edito dalla casa editrice Periferia di Cosenza.
 Quasi vent’anni dopo, la scrittrice è ritornata a Cetraro su invito dell’associazione culturale “Cantiere Sociale Santa Lucia”. In quella occasione si è, invece, soffermata sulla questione femminile, ricevendo dal Laboratorio sperimentale “Giovanni Losardo” lo Scrigno della legalità.
Il secondo appuntamento del Caffè letterario si svolgerà il 15 aprile e verterà su una interessante relazione dell’architetto Carlo Andreoli sul tema “L’arte pittorica di Renato Guttuso”, uno dei simboli della Sicilia più autentica, le cui originali e affascinanti opere coniugano arte, impegno civile e battaglie politiche. Da sottolineare che il relatore è un esperto del patrimonio artistico della nostra regione e da anni studia i beni artistici del Tirreno cosentino, con la pubblicazione di saggi e monografie sull’argomento e collaborazioni con riviste specializzate e siti web.
Il terzo appuntamento, previsto il 21 aprile, nuovamente caratterizzato dal commento del professor Bencivinni, sarà incentrato sul libro “L’olivo e l’olivastro” di Vincenzo Consolo, un libro definito dagli esperti “un viaggio immaginario in Sicilia, sulle tracce della memoria letteraria: dalle vicende dei Malavoglia ai personaggi del mito come Ulisse, dai ricordi di viaggio di Goethe e Maupassant all'incontro fra Verga e Pirandello.
Un libro originale nel quale l'autore rivisita con linguaggio poetico e vibrante il passato della sua terra e che rappresenta uno dei punti più alti della narrativa consoliana, in cui  il viaggio, costante topos letterario dell’autore, diviene metafora della solitudine, abbandono della terra natia e ritorno in essa attraverso un percorso tutto intellettuale di luoghi e di memoria.
L’ultimo appuntamento con questa nuova edizione del Caffè letterario è previsto per il 29 aprile e sarà incentrato sull’interessante intervento dell’architetto Carlo Andreoli  sul tema “L’arte pittorica di Antonello da Messina”.

Clelia Rovale
                                                                                  

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