La Bagheria di
Renato Guttuso e di Dacia Maraini, intenso laboratorio culturale del secolo
scorso, fatto di libertà creativa e realismo, di tensione etica e impegno
civile, ma anche la Sicilia nostalgica dello scrittore Vincenzo Consolo e la
Sicilia di Antonello da Messina, il più grande pittore siciliano del ‘400.
Questi gli
interessanti temi su cui verterà la IV edizione de “Il Caffè letterario”
organizzato dal “Centro sociale anziani” di Cetraro, che prenderà il via l’8
aprile e sarà articolato in quattro appuntamenti.
Nella sede
dell’associazione, si svolgerà un’ampia discussione sul libro “Bagheria” di
Dacia Maraini, curata dal professor Gaetano Bencivinni, che, essendo siciliano
d’origine, conosce in modo profondo le tematiche in oggetto. Come è noto, il
libro della Maraini è un lungo racconto autobiografico, che parla della
Sicilia, ma, in particolare, della città di Bagheria, nella quale la scrittrice
arrivò da bambina, dopo due durissimi anni di prigionia trascorsi in un campo di
concentramento giapponese che lei descrive facendo emergere ricordi, sapori,
odori, affetti profondi, scoperte, natura, ma anche mafia, scempi edilizi,
arroganza.
La stessa Dacia Maraini tenne proprio a Cetraro, nel 1993, una
conferenza, organizzata dal Liceo scientifico nell’ambito della Settimana della
cultura scientifica, soffermandosi, in modo brillante ed efficace, su tanti
aspetti dei suoi romanzi e sui nuovi orizzonti della letteratura.
La relazione introduttiva, tenuta in quella occasione dallo stesso
Gaetano Bencivinni, è stata poi inclusa nel volume “Intervento a rete”, edito
dalla casa editrice Periferia di Cosenza.
Quasi vent’anni dopo, la
scrittrice è ritornata a Cetraro su invito dell’associazione culturale
“Cantiere Sociale Santa Lucia”. In quella occasione si è, invece, soffermata
sulla questione femminile, ricevendo dal Laboratorio sperimentale “Giovanni
Losardo” lo Scrigno della legalità.
Il secondo
appuntamento del Caffè letterario si svolgerà il 15 aprile e verterà su una
interessante relazione dell’architetto Carlo Andreoli sul tema “L’arte
pittorica di Renato Guttuso”, uno dei simboli della Sicilia più autentica, le
cui originali e
affascinanti opere coniugano arte, impegno civile e battaglie politiche. Da sottolineare che il relatore è un esperto del patrimonio artistico
della nostra regione e da anni studia i beni artistici del Tirreno cosentino,
con la pubblicazione di saggi e monografie sull’argomento e collaborazioni con
riviste specializzate e siti web.
Il terzo appuntamento, previsto il 21 aprile, nuovamente
caratterizzato dal commento del professor Bencivinni, sarà incentrato sul libro
“L’olivo e l’olivastro” di Vincenzo Consolo, un libro definito dagli esperti “un
viaggio immaginario in Sicilia, sulle tracce della memoria letteraria: dalle
vicende dei Malavoglia ai personaggi del mito come Ulisse, dai ricordi di
viaggio di Goethe e Maupassant all'incontro fra Verga e Pirandello.
Un libro originale nel quale l'autore rivisita con linguaggio
poetico e vibrante il passato della sua terra e che rappresenta uno dei
punti più alti della narrativa consoliana, in cui il viaggio, costante topos letterario
dell’autore, diviene metafora della solitudine, abbandono della terra natia e
ritorno in essa attraverso un percorso tutto intellettuale di luoghi e di
memoria.
L’ultimo appuntamento con questa nuova edizione del Caffè
letterario è previsto per il 29 aprile e sarà incentrato sull’interessante
intervento dell’architetto Carlo Andreoli
sul tema “L’arte pittorica di Antonello da Messina”.
Clelia Rovale
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