Sezionare l’anatomia della bellezza, scoprirne i meccanismi
generativi, per creare nuova bellezza. Compito dello scrittore è quello di
esplorare il mondo , guidato dalla lanterna del genio , che consente di
illuminare i vari aspetti della bellezza, spesso nascosti ed offuscati dalle
tenebre della quotidianità e del piatto vivere comune.
Il romanzo di Jack London Martin Eden racconta il percorso del
protagonista, che da rozzo marinaio, illuminato dall’amore per una donna colta,
scopre la creatività del suo talento artistico, divorando libri e portando a
consapevolezza critica le tante esperienze di vita che hanno caratterizzato la
fase giovanile. Un impegno costante, determinato, che gli consente nel giro di
pochi anni di studio appassionato e vasto di sprigionare tutta la sua
creatività, pur subendo mortificazioni e sconfitte da parte del mondo accademico
ed editoriale, che bocciava sistematicamente tutti i suoi prodotti culturali.
La forza dell’amore lo ha guidato sino a quando è riuscito a
conseguire uno straordinario successo. Senza l’amore, la vita è vuota, non ha
senso e precipita nelle tenebre della banalità.
Un esempio notevole quello di Martin Eden, che spinge il lettore
ad apprezzare la bellezza, l’istruzione, l’arte e il sentimento dell’amore, che
sono i pilastri di una esistenza autentica, non banale, meritevole di essere
vissuta con intensità.
La vendemmia della letteratura, la capacità di spremere il succo
del pensiero per nutrire lo spirito sono aspetti significativi ben evidenziati
anche nel romanzo della scrittrice Dacia Maraini La lunga vita di Marianna
Ucria.
La lettura dei libri aiuta a raffinare il gusto per la bellezza,
che costituisce il faro della nostra vita.
Appartiene agli accidiosi, ai negligenti, ai pigri l’incapacità di
cogliere le poche cose belle che la vita offre agli uomini. Non a caso il
grande poeta Dante Alighieri colloca questa categoria di persone nel fondo
dello Stige.
Insomma, come sostiene Italo Calvino nel romanzo Le città
invisibili, due strade si prospettano: o accettare l’Inferno delle tenebre che
ci circondano e adeguarsi ad esse, oppure saper cogliere le cose belle del
mondo, per farle durare quanto più a lungo possibile.
Gaetano Bencivinni
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