La storia è una successione di guerre, di massacri, di dolori.
L’unica prospettiva è la catastrofe. Neanche la tragica e disumana esperienza
dei campi di sterminio è servita ad indurre l’umanità a correggere gli errori
commessi.
Razzismo, prevaricazioni, misfatti continuano a caratterizzare lo
sviluppo storico che ha come unico sbocco la sconfitta della razionalità.
Di questo si è discusso il 15 dicembre scorso nella sede del
Centro sociale anziani nell’ambito della Terza edizione del Caffè letterario,
coordinato da Gaetano Bencivinni.
Al centro della discussione La Storia di Elsa Morante, che ha
fornito spunti di riflessione e momenti di approfondimento particolarmente
vivaci ed interessanti.
La serata, introdotta dal vicepresidente Mario Novello, è stata
moderata da Maria Castellani, che ha ripercorso le principali tappe della
critica letteraria sul romanzo della scrittrice, puntando i riflettori sulla
complessità delle tematiche e sulle contraddizioni che attraversano la
narrazione di Elsa Morante.
Linda Madrigrano si è soffermata sulla figura della protagonista
femminile Ida Ramundo, sottolineando le varie sfaccettature della personalità
di Iduzza, vissuta in un contesto storico particolarmente doloroso, caratterizzato
dalla guerra, dalla fame e da tanti episodi di violenza, che hanno messo a dura
prova i protagonisti del romanzo.
Un libro particolarmente interessante, come ha sottolineato
Elisabetta Pelaia, che merita di essere letto attentamente soprattutto perché
presenta numerosi elementi di modernità, che meritano di essere discussi ed
approfonditi anche oggi.
Franca Regine si è soffermata sulla gracilità psicologica della
protagonista, mettendo in evidenza la vicenda dello stupro, subito da Ida da
parte di un soldato tedesco.
Ci sono segnali di speranza, ha detto Rosa Randazzo , che possono
essere individuati nella frase evangelica di Luca, che l’autrice ha incluso
nella copertina del volume. L’attenzione rivolta ai fanciulli lascia adito alla
possibilità che non tutto si concluda con la catastrofe, rimanendo aperta la
prospettiva del messaggio evangelico.
Marietta Gallo ha tracciato a grandi linee il percorso letterario
di Elsa Morante con riferimenti anche agli altri romanzi pubblicati
dall’autrice.
Sul banco degli imputati i poteri forti, considerati responsabili
delle tante sciagure che piovono sugli umili, sui poveri e sui derelitti.
La serata è stata conclusa dal presidente Mario Antonuccio, che ha
espresso piena soddisfazione per la vivacità del confronto e per l’efficacia
del Caffè letterario, divenuto ormai una splendida realtà culturale di Cetraro.
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