Per
Cosimo Piovasco di Rondò tutto inizia con il rifiuto di un piatto di lumache e
si conclude con l’ultimo salto acrobatico sull’ancora di una mongolfiera da cui
si lascia cadere, per scomparire definitivamente nelle acque del mare.
Una
vita vissuta sugli alberi, per restare coerente con se stesso e per evitare le
sabbie mobili delle convenzioni sociali.
Cosimo
rompe con il conformismo aristocratico e si aggrappa alle ali della fantasia
alla ricerca della propria identità, saltando come una scimmia da un albero
all’altro, proiettato verso la conquista dell’essere.
Sugli
alberi il barone impara a vivere: caccia, pota, legge e conosce Viola, un
grande amore, che però non riesce a trattenere nel suo mondo fantastico, dove
la natura prevale sull’artificio.
Sotto
gli occhi di Cosimo sfilano grandi eventi storici: il secolo dei lumi, l’età
napoleonica e la Restaurazione.
A
narrare le avventure del barone è il fratello minore Biagio, che fa da anello
di congiunzione tra gli alberi e la terra, dove Cosimo non metterà più piede.
Il
barone rampante di Italo Calvino è un romanzo originale, che procede lungo il
filo del sorriso ironico dell’autore, che porta per mano il lettore nel magico
mondo dei sogni.
Gaetano
Bencivinni
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