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martedì 21 ottobre 2014

Un libro che parla di altri libri



Un libro per parlare di altri libri, che diventa occasione per parlare, analizzandone i punti più salienti, dei libri che hanno avuto e continuano ad avere sull’autore effetti significativi, preziosi “amici” incontrati nel proprio ricco percorso di “insaziabile” lettore, capaci di suscitare emozioni e di stimolare e che, proprio in virtù di ciò, si sente il bisogno di far conoscere anche ad altri, attraverso un gesto di grande generosità, visto che è distribuito gratuitamente tramite il sito web del Laboratorio Sperimentale “Giovanni Losardo” di Cetraro. È nato così “Vendemmia”, l’ultimo libro di Gaetano Bencivinni, docente in pensione, giornalista pubblicista, nonché ideatore, fondatore e presidente dello stesso Laboratorio Sperimentale “Giovanni Losardo”. Un libro, pubblicato in questi giorni, le cui peculiarità sono anche evidenziate da una grafica molto piacevole, curata dalla DGM Informatica Sas, di Daniele Maltese, e che già dal titolo sottintende, in modo simbolico, una “raccolta di frutti”, nello specifico “i frutti” della propria lunga esperienza di lettore, che sceglie sempre in modo fortemente consapevole i testi da leggere e di cui, eventualmente, parlare, scrivendone a sua volta. Come è noto, con la fine dell’estate inizia il periodo dedicato alla vendemmia; non a caso, pertanto, questo libro è stato pubblicato a conclusione dell’estate, ma, soprattutto, a conclusione di un lavoro che lo stesso autore ha prodotto per il Centro sociale anziani di Cetraro, scegliendo i propri più significativi contributi pubblicati sul blog http://centroanzianicetraro.blogspot.it, il diario online ufficiale dello stesso Centro, ai cui soci, unitamente ai soci di Rai Senior Cosenza, il volume è, peraltro, dedicato. Il libretto riporta analisi su tematiche quali “Primo Levi e il canto di Ulisse”, “Il nichilismo di Bazarov”, “Il magico mondo dei sogni”, “Thomas Mann e il seducente dilemma della vita”, “Vautrin e gli onorati cialtroni borghesi”, “Tra gattopardi e sciacalli”. È così che si sviluppa l’intero contenuto. Si tratta, infatti, di un libro doppiamente attuale, sia per la valenza dei contenuti, sia per la sua recente pubblicazione. La valenza dei contenuti si sviluppa all'interno della nostra società e dei giorni nostri. Tutto ciò che Gaetano Bencivinni scrive altro non è, infatti, che il frutto della sua esperienza e di ciò che egli ha saputo trarre dai vari libri letti, portandolo a svilupparne determinati aspetti e personaggi, di cui coglie caratteristiche salienti e interessanti. Le vicende narrate e riportate, i personaggi analizzati sono, pertanto, sapientemente legati ai giorni nostri e, tra i vari pregi del testo, emerge chiaramente proprio l’attuale e comune “sentire” che accomuna lettore e autore e porta lo stesso lettore a un forte coinvolgimento. Il tutto ottenuto con uno stile asciutto e mirato. Bencivinni utilizza, infatti, uno stile di scrittura semplice e lineare, chiaro e comprensibile a chiunque voglia accingersi alla lettura del suo libro, mettendo in evidenza i punti cruciali di ogni testo analizzato. È un libro scorrevole, lineare e talvolta schematico. Un libro di quelli che si leggono in un attimo, che spiega una visione oggettiva dei contenuti affrontati e le riflessioni, le esperienze che hanno portato l’autore a determinate conclusioni, permettendogli di acquisire sempre nuovi elementi, ma sempre in riferimento agli esempi che riporta e alle osservazioni che ne conseguono. Le tematiche trattate vengono affrontate con lucidità e con un appropriata cognizione di ciò di cui si sta parlando. Un libro, dunque, ricco, di analisi ampiamente sviluppate, che non possono non coinvolgere anche il lettore. Leggere di altri tempi, di personaggi più o meno famosi e comprendere meglio le loro peculiarità, comprendendo meglio, al contempo, il proprio tempo e se stessi. Un libro, dunque, che contiene i segreti del leggere e le tecniche per imparare davvero ad analizzare e a comprendere ciò che si è letto.
                                                                                                       CLELIA ROVALE

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