L’amore è il sentimento che anima la trama del romanzo poliziesco I
bastardi di Pizzofalcone dello scrittore Maurizio De Giovanni.
L’assassino uccide Cecilia De Santis per amore. Il notaio Arturo
Festa, novello Casanova, finisce nel mirino della polizia insieme all’amante
Iolanda Russo.
Tormenti d’amore anche per i membri del commissariato di
Pizzofalcone. Il commissario Gigi Palma, divorziato da tre anni, ha vissuto il
matrimonio come una prigione. Il vicecommissario Giorgio Pisanelli parla con la
foto della moglie, morta di cancro. Il vice sovrintendente Ottavia Calabrese
subisce il fascino di Palma, non ama più il marito Gaetano, avverte la famiglia
come un peso, stressata da un figlio down. L’agente assistente Alessandra Di
Nardo, con tendenze lesbiche, ha un rapporto difficile con il padre, un
Generale a riposo, eccentrico e prepotente, che le rende insopportabile la vita
in famiglia. L’agente capo Francesco Romano, un tipo irascibile e manesco,
picchia la moglie, che decide di abbandonarlo definitivamente. L’ispettore di
polizia Giuseppe Lojacono, separato dalla moglie, è conteso da Letizia,
proprietaria della Taverna, e dal magistrato Laura Piras, che segue le indagini
sull’assassinio.
L’assistente scelto Marco Aragona, sensibile al fascino femminile,
si atteggia ad attore cinematografico e guida l’auto come un forsennato.
Il romanzo ha il merito di trattare le vicende attraverso un
duplice piano: la sfera privata dei personaggi e l’impegno comune, orientato
verso il conseguimento dell’obiettivo di ricostruire la credibilità e il
prestigio del commissariato, a rischio chiusura, in seguito al comportamento
illecito di poliziotti infedeli e collusi, rimossi dall’incarico e sostituiti
dai protagonisti del romanzo.
Tutto finisce bene. Lojacono ed Aragona scoprono il colpevole. Il commissariato
riacquista credibilità e viene mantenuto.
Il romanzo ha il fascino del giallo, descrive con efficacia
specifiche situazioni sociali, indaga abilmente comportamenti soggettivi, offre
al lettore importanti spunti di riflessione sulla complessità dell’esistenza
umana.
Gaetano Bencivinni