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martedì 1 aprile 2014

La maledizione di Caino

Ironia ed umorismo, situazioni farsesche e colpi di scena rendono fluido e coinvolgente il romanzo Nemici. Una storia d’amore dello scrittore inglese Isaac Bashevis Singer, che racconta la tragedia della persecuzione nazista degli Ebrei, le angosce e le paure dei sopravvissuti, le sofferenze patite nei ghetti e nei campi di concentramento polacchi, tedeschi e russi.
Il romanzo è la storia d’amore di Herman e Masha, entrambi ebrei in fuga dall’Europa alla ricerca di un rifugio tranquillo a New York nella libera America.
Herman, debole, in fuga da se stesso e dal mondo, ha perso ogni fiducia nell’umanità, corrosa dalla maledizione di Caino. Si sottrae alla persecuzione nazista, restando nascosto per oltre tre anni nel fienile della serva polacca Yadwiga, che dopo la guerra sposa per gratitudine e porta con sé a New York, dove vive da clandestino e sbarca il lunario scrivendo i discorsi del ricco rabbino Rabilante.
Masha ritrova Herman in America, divorzia dal marito, un mediocre scienziato senza scrupoli, e riprende la sua storia d’amore con l’amante, costretto ad inventare menzogne da propinare all’ingenua moglie polacca.
La situazione si complica quando arriva in America anche Tamara, la prima moglie di Herman, che egli credeva morta con i due figli, fucilata dai nazisti.
Tre donne si contendono l’amore di Herman, che non sa far altro che fuggire alla ricerca di un simbolico fienile dove nascondersi per sottrarsi alle insidie del mondo.
Masha muore suicida, imprecando contro i nemici della sua storia d’amore. Yadwiga dà alla luce una bambina, che crescerà anche con l’affetto di Tamara, alla perenne ricerca di Herman, unico amore della sua vita.
Il fuggiasco Herman richiama simbolicamente il popolo ebraico in continua fuga alla ricerca di una terra di pace, che gli viene eternamente negata dalla maledizione biblica.

Gaetano Bencivinni

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