L’autrice, M.Teresa
Di Lascia, con stile impeccabile e raffinato, narra la storia di una donna ,
Chiara, che vittima di difficili situazioni familiari e di un amore contrastato
si rifugia nell’affetto di una prozia ed alla sua morte si isola dal mondo per
affidarsi al potere rasserenante della memoria.
Rivive, nel
disordine dei suoi vestiti sparsi in casa, la prima infanzia trascorsa con la
madre, poi l’incontro con il padre, il
successivo traumatico definitivo allontanamento da lui, la morte prematura
della madre e la sua vita a casa della prozia che di lei si cura amorevolmente,
facendola studiare e nutrendo ambizioni umane e professionali.
E’
l’autobiografia di una donna colta, sensibile e tormentata che si arrende alla
vita, trova però la forza e il coraggio di raccontarla, è anche una saga
familiare corale con un intreccio complesso di storie e di personaggi
memorabili in un Sud tanto aspro quanto vitale e dolce.
L’Autrice ,
morta prematuramente, si è battuta per i diritti civili ed umani, è stata deputato
della IX legislatura , vice segretario del Partito Radicale nel 1982 e
fondatrice della lega “Nessuno tocchi Caino” per l’abolizione della pena di
morte.
Marina
Marasco
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