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giovedì 24 aprile 2014

Una passione peccaminosa

Un medico alchimista, un prete puritano, una adultera e una bambina frutto di una passione peccaminosa. Il palco della gogna, la piazza di Boston stracolma di occhi puntati sulla lettera A, cucita sul corpetto di Hester Prynne, condannata ad ostentare per sempre la lettera scarlatta, marchio della sua colpa.
La donna, energica e coraggiosa, resiste alla richiesta dei giudici di rendere noto il nome del suo amante e mantiene il segreto nel suo cuore. Preferisce tutelare l’immagine del suo giovane reverendo, predicatore di successo, particolarmente stimato nella diocesi della nuova Inghilterra della fine del Diciassettesimo secolo.
Il medico Roger Chillingworth, marito di Ester, creduto morto, arriva a Boston il giorno della gogna e scopre così il tradimento della moglie, che era partita dall’Inghilterra due anni prima di lui, trattenuto in Europa da impegni di studio, legati alla sua attività di scienziato.
Inizia così la vendetta di Roger, che impone ad Hester di tacere sulla sua presenza a Boston. Come medico cura fisicamente e tormenta psicologicamente per sette anni il reverendo Arthur Dimmesdale, sfibrato dal rimorso per la colpa commessa.
Tutto si conclude nel palco della gogna, dove Arthur sale insieme ad Hester ed alla figlia Perla. Da lì confessa la sua colpa alla folla, radunata in piazza per una festa della città, che lo aveva acclamato pochi minuti prima per lo straordinario sermone tenuto, ricco di buoni propositi e pesantemente critico verso ogni forma di peccato.
La gente rimane sconvolta, sorpresa, incredula anche perché Arthur era considerato un vero e proprio santo.
Sul palco Arthur, stremato dall’emozione e dalla gracilità del fisico, muore tra le braccia di Hester.
Il romanzo La lettera scarlatta dello scrittore americano Nathaniel Hawthorne fa rivivere al lettore il clima puritano di quell’epoca, pesantemente segnato dal moralismo e dall’ipocrisia.
A raccontare la storia è un impiegato di dogana che, due secoli dopo, scopre per caso nel ciarpame dell’ufficio un piccolo manoscritto con la lettera scarlatta ricamata.
L’espediente letterario del falso ritrovamento del manoscritto, presente nella lettera scarlatta, è particolarmente diffuso nella produzione letteraria. Basti pensare al Don Chisciotte di Miguel De Cervantes, ai Promessi Sposi di Alessandro Manzoni e più recentemente a Il nome della rosa di Umberto Eco.


Gaetano Bencivinni

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