Il romanzo di G.M.Marquez, già
premio Nobel per la letteratura, è uno splendido affresco in cui si dipana
mezzo secolo di storia nella complessa magica città di Cartagena in Colombia,
ove” i mandorli in fiore sono biglietti d’amore” ed ove colori, odori, sapori musiche sono parte integrante della vicenda.
Fermina Daza, bellissima,
intelligente, orgogliosa e Florentino
Ariza, sensibile ed introverso, con inclinazioni poetiche vivono una
innocente storia d’amore alimentata da sguardi e lettere romantiche. Le loro
vite vengono anche separate dalla volontà del lei padre e dopo qualche tempo
Fermina sposerà Juvenal Urbino, illustre medico epidemiologo che si prodiga per sconfiggere il colera. La coppia avrà unione
stabile ma non pienamente felice.
Florentino vive in modo
traumatico l’abbandono soffrendo anche nel fisico: è come se avesse il colera,
morbo che attraversa l’intero romanzo con la sua drammatica presenza. Egli
diventa proprietario di una compagnia di navigazione fluviale; nel corso degli
anni per attenuare il suo tormento amoroso vive innumerevoli avventure
sentimentali, ma con il pensiero rivolto
sempre “alla sua dea incoronata” Sa attendere Florentino e lo fa per 53 anni, 7
mesi ed 11 giorni, sino alla morte di J. Urbino .Dichiara il suo amore a
Fermina con lettere appassionate in cui sono presenti riflessioni sulla vita e
su quella stagione che coincide con la vecchiaia in cui il consapevole peso
della solitudine porta ad accettare i limiti e i difetti dell’altro. Le dice che il corpo invecchia prima di
quanto succede al cervello e che l’amore può trovare un gratificante equilibrio
proprio in una età avanzata, basta solo superare gli imbarazzi ed i condizionamenti
indotti .Riuscirà a convincere Fermina ed insieme intraprendono il viaggio della
l loro vita sul battello fluviale della compagnia ed, issata la bandiera gialla
simbolo del colera, vagano per il fiume e nel mare, sotto il sole cocente dei
Caraibi dove tutto profuma d’estate e di fiori e dove prolifera il colera.
Il romanzo, il cui vero protagonista è l’amore
nelle sue molteplici manifestazioni umane, ha una narrazione corposa, fiabesca,
a volte intricata, elaborata, fatta di salti temporali e di invenzioni
letterarie, ma è assolutamente avvincente con personaggi indimenticabili che
l’Autore ha saputo descrivere con una straordinaria capacità di introspezione psicologica ed ironia.
Marina Marasco