E'
una lettura piacevole con in più due temi importanti e cioè lo sfondo storico
della Spagna della seconda metà del Settecento e la rappresentazione del mondo
degli zingari con la nascita del Flamenco.
Le
protagoniste del romanzo sono una giovanissima zingara e una giovane negra con
due storie che ad un certo punto si intrecciano strettamente.
L'importanza
del libro tuttavia sta nell'immagine offerta della società feudale spagnola,
della Madrid del diciottesimo secolo e del misterioso ed affascinante mondo
degli zingari che si apre alla conoscenza forse per la prima volta. Oggi le
vicende femminili raccontate appaiono a volte esagerate ed inverosimili e
tuttavia con una loro poesia di sentimenti che ci fanno apprezzare
l'approfondimento dello scrittore nella descrizione degli stati d'animo delle
eroine nelle svariatissime situazioni vissute. La parte più affascinante è la
descrizione dei balli gitani da cui avrà origine il Flamenco e molto
interessante è l'orgoglio ed il coraggio delle donne gitane dimostrati durante
l'assurda ed incomprensibile persecuzione subita dai potenti dell'epoca.
Elisabetta
Pelaia
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