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venerdì 7 marzo 2014

Il tarlo del sesso e del denaro

Noia, indifferenza, ipocrisia, falsità, sessualità senza amore attraversano la descrizione di una famiglia borghese in rovina, che lo scrittore Alberto Moravia ci propone con il romanzo di esordio Gli indifferenti.
La vicenda si svolge in una villa della vedova Maria Grazia, madre di Carla e di Michele, e nella casa di Leo, affarista senza scrupoli, amante di Maria Grazia e di Carla.
L’indifferenza di Michele e la sua incapacità di agire per evitare la rovina della famiglia, di cui ha piena consapevolezza, accompagnano il narrato tra parole dette e pensieri non detti, tra buoni propositi e fallimenti nel tentativo costante di Michele di appassionarsi alla vita senza mai riuscirvi.
Maria Grazia è una donna vuota, capricciosa e viziata, Carla è una ventiquattrenne annoiata alla ricerca di una nuova vita, per sottrarsi alla morsa del male di vivere che l’avvolge, Michele è un antieroe inetto, sconfitto da se stesso prima che dal mondo.
Il romanzo si conclude con il matrimonio di convenienza tra Carla e Leo e con la sconfitta di Michele, che cede alle lusinghe di Lisa, donna intrigante, curiosa e pettegola, da cui è attratto sessualmente e di cui avverte la falsità dei sentimenti.
Un bisogno inappagato di sincerità è quello di Michele, vittima di una società borghese, corrosa dal tarlo del sesso e del denaro.
Un romanzo psicologico, che indaga le zone profonde dell’animo dei personaggi, che vivono in un mondo borghese malato, privo di ideali e di sentimenti autentici.

Gaetano Bencivinni

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